Le stanze non esposte ad un'aria che trapassi fuggitele come la peste.
Dormire colla testa e anche bocca coperta di modo che possa impedirsi la respirazione, si è cosa pessima.
Che il latte sia portato alle poppe da' vasi chiliferi per una strada più breve, di quella del circolo del sangue, forse sarà tempo, in cui si crederà per cosa certa, e sicura.
Mangiare, o bere l'oro e le pietre preziose si è piuttosto pompa da ricco che di chi brami alimento.
Senza sangue non si vive, ne questo può fermarsi affatto senza che ne venga la morte.
Le purghe d'ogn'anno, ì salassi annuali si usino da coloro, a'quali non basta l'animo di osservar astinenza, e sobrietà nel mangiar o nel bere.
Se si costruisse la casa della felicità, la stanza più grande sarebbe la sala d'attesa.
L'altrove è la nostra unica reale possibilità di casa.
Tre cose ci sono al mondo, diceva il saggio Socrate, che cacciano l'uomo e lo fanno uscire di casa: il fuoco, il fumo e una cattiva moglie.
Un uomo percorre il mondo intero in cerca di ciò che gli serve e torna a casa per trovarlo.
Qui abbiamo finito. Torniamo a casa.
Vivo in un monolocale così stretto che se mi metto un paio di ciglia finte spolvero tutti i mobili.
Il soffitto del loft offriva motivi variegati, non c'è come la creatività delle muffe e dei ragni, le tele intrecciavano composizioni da esposizione d'arte. Mancava solo la firma del celebre artista alla moda per finire alla Biennale, a Venezia, in grande gloria.
Avevo tanti impegni, ma ho deciso di restare in casa a tingermi le sopracciglia.
Se noi consideriamo la casa come il luogo dove possiamo sciogliere tutti i freni inibitori, allora oltre che perdere la decenza, l'eleganza e il controllo del linguaggio che giunge al vituperio e all'offesa, si cancellano i limiti su cui ogni vita sociale si fonda.
Sebbene si possa girare tra piaceri e palazzi, sii sempre umile, non c'è posto come casa propria.