Qui abbiamo finito. Torniamo a casa.
L'uomo ama tutto ciò che serve alla sua comodità e odia tutto ciò che lo infastidisce e vuole strapparlo dalla posizione sicura che ha raggiunto. È per questo che ama la casa e odia l'arte.
Una casa così antica col tempo diventa una creatura viva, comincia a trattenere le cose, alcune buone, alcune cattive e alcune sulle quali dovrebbe scendere un eterno silenzio.
Voglio una casa che abbia superato tutti i suoi problemi, non voglio passare il resto della mia vita tirando su una casa giovane e inesperta.
In ogni paese c'è una orrenda casa moderna. L'ha progettata un geometra, figlio del sindaco.
I passeri non si adattano a vivere tra quattro mura.
Gli uomini potrebbero spesso ottenere un po' di giustizia in casa, mentre quel che oggi riescono a ottenere è solo un po' d'ingiustizia in tribunale.
Il telelavoro non è una chimera, basterebbe cablare meglio i paesi e le città evitando così che la gente si sposti. Molti potrebbero stare di più in famiglia, coi figli, giocare con loro.
Tornando a casa progettate un bel giallo con tanti omicidi: vi farà bene alla salute.
Uscendo di casa ci si chieda prima cosa bisogna fare, rientrando ci si chieda cosa si è fatto.
Come il nido per un uccello della foresta, la mia casa è il mio tutto e il mio luogo di pace.