Leggere pensieri altrui stimola il cervello a produrne di propri:
come guardare le donne degli altri eccita il desiderio sessuale.

Francesco Burdin

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Altre frasi di Francesco Burdin

Gli odi insanabili sono sempre quelli di famiglia.
— Francesco Burdin
Nell'adolescenza si fa gran conto del giudizio altrui. Rossore sulle guance dei figli davanti alle intemperanze in pubblico del padre o della madre.
— Francesco Burdin
Il piacere del teatro è decaduto non per la scomparsa di buoni attori ma perché la gente comune è apparsa a recitare negli uffici, nei ritrovi, nelle strade. Tutti si esibiscono come su un palcoscenico, orgogliosi della loro esistenza priva di valore.
— Francesco Burdin
Non sempre il pubblico sbaglia, anche se sbaglia quasi sempre.
— Francesco Burdin
L'esperienza del presente secolo dimostra che è bastato relegare in soffitta dogmi e sofismi per mettere piede sulla luna.
— Francesco Burdin
Tutte le frasi, le citazioni, gli aforismi di Francesco Burdin

Altre citazioni sugli stessi argomenti

Come ci sono sempre facce nuove, sebbene il contenuto degli uomini non vari molto, cosi devono esserci sempre nuove proposizioni con un simile materiale di pensiero.
— Karl Kraus
Un uomo che non ha pensieri individuali è un uomo che non pensa.
— Oscar Wilde
Un pensiero libero non può mai essere imprigionato.
— Gianna Nannini
La forma è la carne del pensiero, come il pensiero è l'anima della vita.
— Gustave Flaubert
Una volta mi son presentato ad un compleanno senza regalo. Senza perdermi d'animo ho raccolto della semplice sabbia dal mare e l'ho regalata alla festeggiata. La cosa che conta è il pensiero.
— Fabio Volo
Anche i pensieri talvolta cadono immaturi dall'albero.
— Ludwig Wittgenstein
Tutti hanno dei pensieri sciocchi: solo il saggio li tace.
— Wilhelm Busch
I nostri pensieri danno forma a ciò che noi supponiamo sia la realtà.
— Isabel Allende
La gente che trova le parole già pronte non sa che avrà i pensieri già fatti.
— Aldo Busi
Un pensiero è legittimo soltanto se si ha la sensazione di essere colti in flagrante plagio di sé stessi.
— Karl Kraus