Mi piace il teatro, bella copia della vita.
La mente è un ripostiglio capiente, è una vita che ci ficchi dentro roba, forse hai dimenticato di codificarla, peccato, ma c'è.
Lo snobismo è imperituro. Purtroppo di veri snob ce ne sono sempre meno. Vivono nascosti e vanno ricercati tra gli intellettuali più puri. Una volta erano le persone moderne, ma oggi la mondanità è un ricettacolo di volgarità, una pagliacciata.
Ho sempre sfruttato il mio senso dell'umorismo, la mia ironia, la mia passione per osservare e scrivere del mondo che mi circonda.
Al posto della speranza c'era il buio, l'indifferenza invece dell'odio.
Un artista è come un buon soldato: deve essere sempre pronto a sacrificarsi per servire l'arte e il teatro.
Ho passato vent'anni sul palco prima di affrontare una telecamera.
Non abbandonerò mai il teatro e la soddisfazione di un pubblico diverso ogni sera.
Ho cominciato come pittore ma ero nato per il teatro.
Nella storia dell'umanità non cala mai il sipario. Se solo ci si potesse allontanare dal teatro prima della fine dello spettacolo.
Se la folla si è abituata ad andare a teatro; se tutti siamo arrivati a considerare il teatro un'arte inferiore, un mezzo volgare di distrazione, e a servircene come sfogo per i nostri istinti peggiori, ciò accade perché ci hanno troppo spesso ripetuto che era teatro, cioè menzogna e illusione.
Un bravo attore non fa mai la sua entrata prima che il teatro sia pieno.
Il palco è lo strumento degli attori.
Nel cinema tentiamo di fingere, ma nel teatro si dice che siano i più saggi ad essere ingannati.
Il teatro è qualcosa che ho molto desiderato e molto preparato. Necessita di una tensione che non può cedere.