Mi piace il teatro, bella copia della vita.— Franca Valeri
Mi piace il teatro, bella copia della vita.
Al posto della speranza c'era il buio, l'indifferenza invece dell'odio.
La mente è un ripostiglio capiente, è una vita che ci ficchi dentro roba, forse hai dimenticato di codificarla, peccato, ma c'è.
Lo snobismo è imperituro. Purtroppo di veri snob ce ne sono sempre meno. Vivono nascosti e vanno ricercati tra gli intellettuali più puri. Una volta erano le persone moderne, ma oggi la mondanità è un ricettacolo di volgarità, una pagliacciata.
Per me la tristezza non esiste. È solo una pausa per riprender fiato tra una battuta e l'altra. Serve a riordinare le idee, come un sorso di whisky per l'alcolista o la rosa dal gambo lungo per una signora ancien régime.
Il teatro è una forma di felicità interrotta dall'esistenza.
La cosa migliore del fare teatro è che domani potrai sicuramente recitare meglio di oggi.
Le ristrettezze economiche teatrali moderne impongono di scrivere commedie con sempre meno personaggi.
I più scoprono il cinema e abbandonano il teatro, io mai. Per me il teatro è un bisogno, perché solo qui mi sento realmente creatore di quello che faccio. Al cinema c'è un direttore d'orchestra. A teatro sei responsabile, sei tu che cavalchi la bestia.
Ho passato vent'anni sul palco prima di affrontare una telecamera.
E' bello andare a teatro ed essere costretti a stare seduti e pensare alla vita. E' un'esperienza quasi religiosa.
Il teatro mi ha aperto ad un mondo nuovo, ad una libertà che prima non conoscevo.
Il teatro è condannato a morire da sé e deve consegnare il suo retaggio al cinematografo. Il cinematografo, tramutati in un ramo industriale l'ingenuo realismo e l'artisticità di Cechov e Gorki, spiana la strada al teatro dell'avvenire, alla libera arte dell'attore.
E' dai tempi del liceo che la mia vita ruota attorno al teatro.
Non comprare mai il libretto di un'opera teatrale. Nel momento in cui vuoi leggerlo, solitamente spengono le luci.