Ho passato vent'anni sul palco prima di affrontare una telecamera.
Tutti quelli che fanno teatro, anche a livello amatoriale, sanno che in quell'ambiente si trova subito una famiglia.
L'intervallo fra un atto e l'altro era necessario per regolare le candele.
Andando a scuola di recitazione ho capito che girare film è molto meglio che fare il regista teatrale.
Il dramma resta sempre, dall'inizio alla fine, marcatamente politico.
Nella totale perdita di valori della gente, il teatro è un buon pozzo dove attingere.
Il teatro d'avanguardia è il teatro di domani. Il guaio è che te lo fanno vedere oggi.
Pur troppo per qualche tempo l'arte nostra si è avvilita a segno di mendicar dalla musica i suffragi per tirar la gente al teatro.
1. Se il tempo è estremamente brutto, ci sarà poca gente in sala.2. Se il tempo è estremamente bello, ci sarà poca gente in sala.3. Se tutti i riflettori si sono rotti, ci sarà un pienone.
Se un drammaturgo provasse a guardare tutti faccia a faccia, si avrebbe il peggior caso di strabismo dopo che Annibale perse un occhio cercando di contare i suoi diciannove elefanti durante una tempesta di neve mentre attraversava le Alpi.
Ho sempre rifiutato le offerte teatrali, perché ritengo che il vero attore sia quello di teatro, che apre il palcoscenico e, se sbaglia una sillaba, viene buttato fuori dal pubblico. Nel cinema, al quarantesimo ciak, anche una scimmia riesce a far bene la scena.
Il vero teatro della storia è l'area temperata.