Tutto è noi, e noi siamo tutto; ma questo a cosa serve, se tutto è niente?
L'ironia è il primo indizio del fatto che la coscienza è diventata cosciente. E l'ironia attraversa due stadi: lo stadio stabilito da Socrate, quando ha affermato "so soltanto di non sapere", e lo stadio stabilito da Sanches, quando ha affermato "non so se non so niente".
Eterni viandanti di noi stessi, non esiste altro paesaggio se non quello che siamo.
Ogni piacere è un vizio, perché cercare il piacere è quello che fanno tutti nella vita, e l'unico vizio orrendo è fare quello che fanno tutti.
Tutta la vita dell'anima umana è un movimento nella penombra.
Agisci come se non ci fosse Dio, ricordandoti però che Egli esiste.
I vecchi credono in tutto; le persone di mezza età sospettano di tutto; i giovani sanno tutto.
I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini trovano il nulla nel tutto.
Il tutto è maggiore della somma delle sue parti.
Si può fare a meno di tutto. Purché non si debba.
Tutto. Fino all'ultimo centesimo, tranne quello che si è tenuto per sé.
Un tutto è ciò che ha principio e mezzo e fine.