Perché per essere felici è necessario non saperlo?
Dal mio quarto piano sopra l'infinito, nella plausibile intimità della sera che scende, alle finestre verso lo spuntare delle stelle, i miei sogni viaggiano in sintonia con la distanza evidente per i viaggi verso paesi sconosciuti, o immaginati o soltanto impossibili.
Un buon sigaro e stare a occhi chiusi: questo è essere ricchi.
Cosa è l'ideale se non la confessione che la vita non serve? Cosa è l'arte se non la negazione della vita?
Gli dèi sono l'incarnazione di quello che non potremo mai essere.
Essere poeta non è una mia ambizione. È la mia maniera di stare solo.
Non c'è presa di coscienza senza dolore.
Nelle piccole cose come nelle grandi cose ognuno deve conoscere e tenere ben presente i propri limiti.
I sogni sono desideri che l'uomo tiene nascosti anche a se stesso.
Non ho mai sentito la differenza, con il passare del tempo, fra bambino e uomo, ragazzo e uomo.
Devo sfruttare la fama che ho raggiunto.
La felicità non va inseguita, ma è un fiore da cogliere ogni giorno, perché essa è sempre intorno a te. Basta accorgersene.
La vita, senza il pensier della morte, senza, cioè, religione, senza quello che ci distingue dalle bestie, è un delirio, o intermittente o continuo, o stolido o tragico.
Attenzione implica esclusivamente una cosa. La consapevolezza è molto diversa, non è esclusiva. Non è fare attenzione: è essere attenti, è semplicemente essere coscienti. Sei cosciente quando sei inclusivamente cosciente.
Possediamo soltanto ciò che sappiamo di dover perdere, ciò che desideriamo perdere.
L'effetto di un motto di spirito nasce dalla confusione seguita dall'illuminazione.