Perché per essere felici è necessario non saperlo?
Non amiamo mai nessuno. Amiamo solo l'idea che ci facciamo di qualcuno. È un concetto nostro quello che amiamo: insomma, amiamo noi stessi.
L'uomo è diverso dall'animale solo perché non sa esserne uno preciso.
Il mondo visibile continua regolarmente alla luce del sole. Il mondo sconosciuto ci spia dall'ombra.
La natura è la differenza tra l'anima e Dio.
L'onanista è abietto, ma, a dire il vero, l'onanista è la perfetta logica espressione dell'amante. È l'unico che non finge e non si inganna.
Anche una pietra è Dio, solo che essa non sa di esserlo.
Se non ci credi tu, non ci può credere nessuno.
Pur non vedendo i nostri sorrisi, sapevamo che erano là, e ci consolavano, come fanno da migliaia di anni tutti i sorrisi nel buio della notte con gli abitanti inquieti della terra.
Non sapevo che ero al mio meglio fino a dopo che è passato.
La consapevolezza dell'insania di un amore non ha mai preservato nessuno da tale malattia.
La consapevolezza è la capacità di liberarsi del vecchio per accogliere il nuovo, consci del fatto che tutte le cose iniziano e finiscono.
Vivete ora, vivete nel momento. Il futuro non esiste. Siatene coscienti. Persino la morte non conta... ancora.
La paternità, in quanto generazione cosciente, è sconosciuta all'uomo.
Gli elettori non vogliono solo qualcuno che sappia fare il proprio lavoro, vogliono un leader. E i leader non si creano semplicemente soddisfacendo alcuni criteri che siano matrimoniali o di altro genere. I leader non si creano affatto. Si distinguono in maniera evidente perché sanno essere leader.
La vita non è facile per nessuno di noi. E allora? Noi dobbiamo perseverare e soprattutto avere confidenza in noi stessi. Dobbiamo credere che siamo dotati per qualcosa e che questa cosa deve essere raggiunta.