Perché per essere felici è necessario non saperlo?— Fernando Pessoa
Perché per essere felici è necessario non saperlo?
Vorrei vivere diverso in paesi lontani. Vorrei morire altro fra bandiere sconosciute.
Sulla vetta c'è posto solo per un uomo. Quanto più perfetto, più completo; e quanto più sarà completo, meno necessiterà dell'altro.
Segui il tuo destino, bagna le tue piante, ama le tue rose. Il resto è l'ombra di alberi estranei.
La natura è la differenza tra l'anima e Dio.
La lettura dei giornali, sempre penosa dal punto di vista estetico, spesso lo è anche dal punto di vista morale, persino per chi abbia pochi scrupoli morali.
È una cosa strana, lo avrai detto migliaia di volte, ne sono sicuro... non saprai mai quello che sei capace di fare fino a che non provi. Comunque l'amara verità è che molta gente non prova mai nulla fino a quando non sa di poterlo fare.
Da piccole cose un giorno ne nascono di grandi.
Quando nessuno crede in te, sei tu che devi credere in te stesso!
Non puoi controllare quello che succede intorno a te, ma sei sempre in controllo di ciò che succede dentro di te.
Imparare a pensare di fatto significa imparare a esercitare un certo controllo su come e su cosa pensare. Significa avere quel minimo di consapevolezza che permette di scegliere a cosa prestare attenzione e di scegliere come attribuire un significato all'esperienza.
La ricchezza è la consapevolezza dell'abbondanza.
La mente è sempre presente, solo che non la vedi.
Quando il 2 giugno 1946 nacque la Repubblica, tutti avemmo la consapevolezza che conservare integri nel tempo gli ideali cui essa si ispirava, avrebbe comportato momenti di duro impegno ed anche grandi sacrifici.
Dobbiamo riuscire a guardare nel buio della consapevolezza che solo un'intelligenza riformulata può salvarci.
Solo una cosa può trasformarti, può operare un mutamento, ed è la consapevolezza.