La natura è la differenza tra l'anima e Dio.
Una sola cosa mi meraviglia più della stupidità con la quale la maggior parte degli uomini vive la sua vita: l'intelligenza che c'è in questa stupidità.
I sogni ce l'hanno tutti: ciò che ci differenzia è l'intensità per raggiungerli o il destino che li raggiunge per noi.
Viviamo, nell'imbrunire della coscienza, mai certi di cosa siamo o di cosa supponiamo essere.
L'uomo non sa più degli altri animali; ne sa di meno. Essi sanno quello che devono sapere. Noi no.
Fare un'opera e, dopo averla fatta, riconoscere che è brutta, è una delle tragedie dell'anima. Soprattutto è grande quando si riconosce che quell'opera è la migliore che si potesse fare.
A meno che l'uomo abbia una predisposizione naturale ad accordarsi con la natura, non ha alcuna possibilità di capirla del tutto.
La natura unisce qualche volta alle nostre azioni effetti e spettacoli con una specie di prefazione cupa e intelligente, come se volesse farci riflettere.
Per me la natura è, non lo so, i ragni, le cimici, e... il pesce grosso che mangia il piccolo, e le piante che mangiano altre piante... animali che man... è un enorme ristorante, così la vedo.
La natura non fa nulla di inutile.
Non c'è niente che sappia di morte più del sole in estate della gran luce, della natura esuberante. Tu fiuti l'aria e senti il bosco e ti accorgi che piante e bestie se ne infischiano di te. Tutto vive e si macera in se stesso. La natura è la morte.
La natura è gagliarda magnanima focosa, inquieta come un ragazzaccio.
Se la natura non avesse voluto donne e schiavi, avrebbe dato alle spole la qualità di filare da sole.
Ogni azione fatta dalla natura non si pò fare con più brieve modo co' medesimi mezzi. Date le cause la natura partorisce li effetti per i più brievi modi che far si possa.
Violenza alla natura è un forte ingrediente della nostra civiltà da cento anni a questa parte.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili.