Ciò che c'è di più banale nei sogni, è che tutti li hanno.
Ciò che vediamo delle cose sono le cose.
Essere austero è non saper nascondere la sofferenza che si ha di non essere amato.
Tutti gli ideali e tutte le ambizioni sono un delirio da comari uomini.
Tutte le lettere d'amore sono ridicole. Non sarebbero lettere d'amore se non fossero ridicole....Ma dopotutto, solo coloro che non hanno mai scritto lettere d'amore sono ridicoli.
Viviamo, nell'imbrunire della coscienza, mai certi di cosa siamo o di cosa supponiamo essere.
E' sempre difficile venire al mondo. Gli uccelli fanno fatica ad uscire dall'uovo... bisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile.
Se sognare un poco è pericoloso, la sua cura non è sognare meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo.
Forse c'è qualcosa di peggio dei sogni svaniti: la non voglia di sognare ancora.
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita.
Il nostro sogno urta contro il mistero come la vespa contro un vetro. Meno pietoso dell'uomo, Dio non apre mai la finestra.
Per questo i sogni possono essere tanto pericolosi: covano sotto la cenere come un fuoco e a volte ci consumano completamente.
Ciò che vediamo la notte, è lo sfortunato residuo di quanto abbiamo negletto durante la veglia. Il sogno è sovente la rivincita delle cose disprezzate o il rimprovero degli esseri abbandonati.
Per tutti quelli che hanno un sogno, seguitelo! Non fermatevi agli ostacoli che vi si presentano, continuate verso quel sogno.
Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire domani.
Dopo che le avventure dei sogni li hanno portati lontano l'uno dall'altro, al mattino i familiari si salutano come gente che si ritrova dopo un viaggio.