Ciò che c'è di più banale nei sogni, è che tutti li hanno.
Ogni piacere è un vizio, perché cercare il piacere è quello che fanno tutti nella vita, e l'unico vizio orrendo è fare quello che fanno tutti.
Che cos'è viaggiare e a cosa serve viaggiare? Qualsiasi tramonto è il tramonto; non è necessario andarlo a vedere a Costantinopoli.
A metà strada tra la fede e la critica c'è l'ostello della ragione. La ragione è la fede in ciò che si può comprendere senza fede; ma è anche essa una fede, perché comprendere implica presupporre che esista qualcosa di comprensibile.
È meglio scrivere piuttosto che osare vivere.
Agisci come se non ci fosse Dio, ricordandoti però che Egli esiste.
Tutti i sogni sono sogni di comodità, ubbidiscono all'intento di continuare il sonno, anziché a quello di svegliarsi. Il sogno è il custode, non il perturbatore, del sonno.
Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo, puoi passare la vita a nasconderlo dietro una nuvola di scetticismo, ma non riuscirai mai a liberartene. Continuerà a mandarti dei segnali disperati, come la noia e l'assenza di entusiasmo, confidando nella tua ribellione.
Bisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile. Ma non esiste un sogno perpetuo. Ogni sogno cede il posto ad un sogno nuovo. E non bisogna trattenere alcuno.
Questa intera creazione è essenzialmente soggettiva, e il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, l'attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l'autore, il pubblico e il critico.
Se puoi sognarlo, puoi farlo.
E' sempre difficile venire al mondo. Gli uccelli fanno fatica ad uscire dall'uovo... bisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile.
Penso che le cose veramente naturali siano i sogni, che la natura non può toccare con il decadimento.
Il sogno è l'eco della nostra vita, ripercosso tra le vane ombre del nulla.
Si sa che la fabbrica dei sogni spesso interra le sue fondamenta fra i tritumi della veglia o del passato.
I sogni non sempre si realizzano, è vero. Ma non perché siano troppo grandi o impossibili. Perché si smette di crederci.