Ora perché l'ho fatto?— William Erskine
Ora perché l'ho fatto?
Lo sapete quale sarebbe il tasso dei suicidi se non avessimo la televisione? Sapete quanta felicità ho portato a gente che non poteva uscire di casa ma poteva vedere "Love Boat"?
Se perdessi tutto sono sicuro che finirei come Ernest Hemingway o Romain Gary. Il suicidio è una cosa da grandi uomini.
Ci sono molti che non osano uccidersi per paura di quello che ne direbbero i vicini.
Per farla breve ho deciso di suicidarmi. Il problema del suicidio, però, è che non puoi farla breve.
Il suicidio è inversamente proporzionale al grado di integrazione dei gruppi sociali di cui l'individuo fa parte.
Il suicidio varia in ragione inversa al grado di integrazione dei gruppi sociali di cui fa parte l'individuo.
Se devi suicidarti... cerca di escogitare il modo più decoroso possibile di farlo; non si deve mai perdere di vista la decenza, sia in vita che in morte.
L'ossessione del suicidio è caratteristica di colui che non può né vivere né morire, e che non distoglie mai l'attenzione da questa duplice impossibilità.
D'animo molto meschino è colui che ha molte ragioni fondate per mettere fine alla sua vita.
Rimbaud fu un suicida vivente. Tanto più insopportabile per noi.