Gli imbecilli intelligenti sono il cancro della società.
Nessun rimedio è all'altezza della morte.
Ci sono silenzi ottusi e silenzi acuti.
Sono un perdente. Qualcuno deve pur farlo.
Alcuni sono resi grandi dalla sconfitta, altri meschini dalla vittoria.
Gli intellettuali sono divisi su tutto, ma uniti dalla cretineria.
Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi.
Solidamente radicata al proprio terreno natale come un banco di mitili allo scoglio, la colonia degli imbecilli può essere ritenuta innocua e perfino capace di fornire allo stato e all'industria un prezioso materiale. L'imbecille è innanzitutto abitudinario e vive di partito preso.
Se incontrate qualcuno persuaso di sapere tutto, di essere capace di fare tutto, non potete sbagliarvi: è un imbecille.
Generico scherno e insofferenza verso gli altri sono sempre un segno di imbecillità, quando un altro non lo abbia meritato con un suo specifico atto malvagio o meschino.
L'imbecille finisce dove comincia l'eroe.
Se incontrerai qualcuno persuaso di sapere tutto e di essere capace di fare tutto non potrai sbagliare, costui è un imbecille.
Imbecilli. Coloro che non la pensano come noi.
L'imbecillità è la stupidità allo stato brado.
Lo sfruttamento degli imbecilli? Ma gli imbecilli sono sempre stati sfruttati; come è giusto. Il giorno che si smettesse di sfruttarli trionferebbero, e il mondo sarebbe perduto.