Io credo più nelle cose che nelle parole.— Ezra Pound
Io credo più nelle cose che nelle parole.
Può darsi che tutte le scienze, o la maggior parte di esse, comincino con la sofferenza o con la pietà. Ma una volta che la scienza ha preso avvio, non c'è più posto per queste emozioni.
Lo schiavo è quello che aspetta qualcuno a liberarlo.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
L'arte non chiede mai a nessuno di fare nulla, di pensare nulla, di essere nulla. Esiste come esiste l'albero, si può ammirare, ci si può sedere alla sua ombra, si possono coglierne banane, si può tagliarne legna da ardere, si può fare assolutamente tutto quel che si vuole.
Gli artisti sono le antenne della razza.
Il mio trastullo ormai son solo le parole!
Quando le persone ci parlano degli altri sono di solito monotone. Ma quando ci parlano di sé sono quasi sempre interessanti, e se si potesse zittirle quando diventano noiose così facilmente come si può chiudere un libro che ci ha tediato, sarebbero assolutamente perfette.
Un uomo che non parla a nessuno e a cui nessuno parla è come un pozzo che nessuna sorgente alimenta: a poco a poco l'acqua che vi stagna imputridisce ed evapora.
Parlare tutto il giorno senza dire nulla è la Via. Tacere tutto il giorno e ciò nonostante dire qualcosa non è la Via.
È importante e salutare parlare di cose incomprensibili.
Nel contesto della nostra cultura verbosa è significativo osservare che i Padri del deserto ci dissuadono dall'usare troppe parole.
Non usate alcuna parola superflua, alcun aggettivo che non riveli qualcosa.
Non sempre dobbiamo parlare sulla piazza del mercato di quello che ci capita nella foresta.
I grandissimi da Cristo a Socrate, a Buddha hanno parlato e non hanno scritto.
La parola è un'ala del silenzio.