Io credo più nelle cose che nelle parole.
Se un uomo non intende correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui.
Non si può criticare ed essere diplomatici allo stesso tempo.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
La cultura non è mancanza di memoria. La cultura comincia quando si riesce a fare una cosa senza sforzo.
Il pensiero s'impernia sulla definizione delle parole.
Quando le persone ci parlano degli altri sono di solito monotone. Ma quando ci parlano di sé sono quasi sempre interessanti, e se si potesse zittirle quando diventano noiose così facilmente come si può chiudere un libro che ci ha tediato, sarebbero assolutamente perfette.
Le nostre parole si disperdono. Le nostre parole viaggiano per trovare coloro che ascolteranno.
Una buona parola è spesso più utile d'una medicina.
Un uomo che non parla a nessuno e a cui nessuno parla è come un pozzo che nessuna sorgente alimenta: a poco a poco l'acqua che vi stagna imputridisce ed evapora.
Se volessero parlare di ciò solo che intendono, gli uomini quasi non parlerebbero.
Di ciò di cui non si può parlare, bisogna a poco a poco cessare di tacere.
Se vuoi che la gente pensi bene di te, non parlare bene di te stesso.
Tu vuoi un uomo che ti accompagni sulla spiaggia con una mano sugli occhi, per farti sentire la sensazione della sabbia sotto i piedi. Vuoi un uomo che ti svegli all'alba perché muore dalla voglia di parlarti... e non può aspettare per farti sentire cosa ti vuole dire.
A parlarne troppo non si apprezza più nulla.
Non sempre dobbiamo parlare sulla piazza del mercato di quello che ci capita nella foresta.