Si è a casa dovunque su questa terra, se si porta tutto in noi stessi.
Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare tutto, ogni norma e appiglio convenzionale, dobbiamo osare il gran salto nel cosmo, e allora, allora sì che la vita diventa infinitamente ricca e abbondante, anche nei suoi più profondi dolori.
Non è che tu debba essere sempre ispirata, puoi anche affidarti tranquilla alla stanchezza.
Essere fedeli a tutto ciò che si è cominciato spontaneamente, a volte fin troppo spontaneamente.
Mai rassegnarsi, mai scappare. Meglio affrontare tutto, e soffrire. Non è poi così male ma mai, in nessun caso, rassegnarsi.
Ogni situazione, buona o cattiva, può arricchire l'uomo di nuove prospettive. Se abbandoniamo al loro destino i duri fatti che dobbiamo irrevocabilmente affrontare, allora non siamo una generazione vitale.
Lo sguardo trascendente della fede che conduce al rispetto e all'amore verso il prossimo ci aiuta a scegliere di essere cittadini di una città particolare e a mettere in pratica atteggiamenti e comportamenti che creano cittadinanza.
La casa è una perversione.
Come il nido per un uccello della foresta, la mia casa è il mio tutto e il mio luogo di pace.
Non avere nulla nella tua casa che tu non sappia essere utile o creda essere bella.
L'amore comincia a casa: prima viene la famiglia, poi il tuo paese o la tua città.
La vera casa dell'uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi.
Le case sono fatte per viverci, non per essere guardate.
Il privilegio di trovarsi dappertutto a casa propria appartiene solo ai re, alle puttane e ai ladri.
Non avere nella tua casa nulla che tu non sappia utile, o che non creda bello.