Non conviene che il debole abbia lingua audace.
La morte è migliore, è un destino più dolce che la tirannia.
Non vi è riparo allo sterminio per l'uomo che, imbaldanzito dalle ricchezze, ha diroccato il grande altare della Giustizia.
La fortuna è un dio fra gli uomini, e più che un dio.
Il successo: questo tra i mortali è un dio, anzi più che un dio.
La bilancia della giustizia improvvisa oscura alcuni nella luce del giorno; altri attende nell'ora che il sole incontra la tenebra, e li copre l'affanno; altri avvolge una notte senza fine.
Io vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Quindi siate scaltri come serpenti e innocenti come colombe.
Lui dorme, lì, inerme, fiducioso. Indifeso. Nelle mie mani. In balia del primo che passa, e della vita. E la vita è cattiva con chi non può difendersi. È feroce.
La disperazione è il dolore dei deboli.
Se resistiamo alle nostre passioni, è merito più della loro debolezza che della nostra forza.
La conoscenza di una debolezza avvicina di più che non la conoscenza di una virtù.
Dev'essere un sistema molto fragile se basta una manciata di bacche a farlo crollare.
L'amore non ti rendeva più debole: ti rendeva più forte di chiunque io avessi mai conosciuto.
È più facile che i deboli rendano deboli i forti piuttosto che i forti rendano forti i deboli.
Non puoi scappare da una debolezza. Devi sconfiggerla, altrimenti soccomberai. E se così deve essere, perché non adesso? E proprio dove ti trovi?
Se la propria forza consiste solo nella debolezza altrui, si vive nella paura.