Quando si invecchia tutto sembra più piccolo.
Ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai.
Ora, una parola curiosa per esprimere tutto un mondo e tutta una vita.
Essere un padre di successo è un ruolo unico: quando hai un figlio, non seguirlo solo per i primi due anni.
Quella eccitantissima perversione di vita: la necessità di compiere qualcosa in un tempo minore di quanto in realtà ne occorrerebbe.
In vecchiaia ci si pente soprattutto dei peccati non commessi.
Uno dei segni che cominciamo a non essere più giovani è il nascere di un senso di solidarietà con gli altri esseri umani.
Uno dei pochi vantaggi che riconosco al fatto di invecchiare consiste nella possibilità di gettar la maschera in ogni cosa.
I giovani sono tutti diversi tra loro; i vecchi, invece, si assomigliano tutti.
La vecchiaia ha i suoi momenti belli.
Come su una nave si nota il proprio movimento dal ritirarsi e quindi rimpicciolirsi degli oggetti sulla riva, così ci si accorge del proprio invecchiare quando persone di sempre maggiore età ci sembrano giovani.
Arrivati a una certa età, non si può più discutere, si può solo imparare o insegnare. Imparare sarebbe, ancora, il meglio. Ma chi può insegnare a un vecchio? Deve imparare da se stesso, o sparire.
Non c'è nulla di meglio di una vecchiaia piena di grazia.
Si invecchia per lasciare il mondo con meno dolore.
Quando invecchiamo, Dio fa in modo che la nostra vista s'indebolisca così che guardandoci allo specchio possiamo dire: "Non sono cambiata affatto".