Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta.
A una certa età gli scrittori si trasformano in tante Vecchie Mamme Hubbard, le scrittrici in tante Giovanne d'Arco senza battaglie.
Avevo già imparato a non vuotare mai il pozzo della mia fantasia, ma a fermarmi sempre quando c'era ancora qualcosa, là in fondo, e a lasciare che tornasse a riempirsi durante la notte con l'acqua delle sorgenti che lo alimentavano.
Il dono più essenziale per un buon scrittore è un rilevatore di stronzate, innato ed a prova di bomba. Questo è il radar dello scrittore e tutti i grandi scrittori ce l'hanno.
Dobbiamo abituarci all'idea che ai più importanti bivi della nostra vita non c'è segnaletica.
Tutti gli uomini che pensano sono atei.
Ognuno finisce per trovare la sua Waterloo.
Si è sconfitti solo quando ci si arrende.
È vittorioso chi sa sorridere della propria sconfitta.
L'uomo non trionfa mai del tutto, ma anche quando la sconfitta è totale quello che importa è lo sforzo per affrontare il destino e soltanto nella misura di questo sforzo si può raggiungere la vittoria nella sconfitta.
La morte non è nulla, ma vivere sconfitti e privi di gloria è come morire ogni giorno.
L'uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto ma non sconfitto.
Posso accettare la sconfitta, ma non posso accettare di rinunciare a provarci.
Nessuno è sconfitto se non accetta di esserlo nella realtà.
Cos'è la sconfitta? Nient'altro che educazione, il primo passo verso qualcosa di meglio.
Detesto la sconfitta, persino quella altrui.