L'innocenza non è qualcosa che si conserva, è soprattutto qualcosa che si riconquista.— Ermes Ronchi
L'innocenza non è qualcosa che si conserva, è soprattutto qualcosa che si riconquista.
Non ci interessa un sacro che non sia fioritura d'umano, che non accada al centro della vita.
Ama la vita e darai lode a Dio. La nostra prima liturgia è la lode per la vita.
Vivere è l'infinita pazienza di ricominciare.
L'uomo non coincide con il suo peccato, ma con le sue più alte possibilità. L'uomo non coincide con il suo male, ma con le sue potenzialità.
Ognuno è cosmo tessuto di caos e bellezza. E vivere è esercitarsi a dominare quegli oceani interiori che ci generano e ci minacciano.
L'innocenza cominciò cor prim'omo, e lì rimase.
Noi entriamo in un mare che non ha sponde, in un mare di ribalderie, ove l'ingiustizia e la soverchieria veleggiano col vento in poppa, e la sola innocenza è in burrasca, da tutti abbandonata, fuorché dal Cielo che la vuole afflitta, ma non sommersa.
La confessione dei nostri peccati è il primo passo verso l'innocenza.
L'ignoranza non è innocenza, ma peccato.
Per capir bene le parole sacre bisogna trovarsi in stato d'innocenza; anche allora però esse possono rimanere misteriose.
L'innocente è sempre colpevole di avere, con il suo maldestro comportamento, indotto la giustizia in errore.
Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte. Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività.
Invano dunque ho conservato puro il mio cuore e ho lavato nell'innocenza le mie mani, poiché sono colpito tutto il giorno e la mia pena si rinnova ogni mattina.
Intendo per innocente non uno incapace di peccare, ma di peccare senza rimorso.
Bene e male, peccato e innocenza, attraversano il mondo tenendosi per mano. Chiudere gli occhi di fronte a metà della vita per vivere in tranquillità è come accecarsi per camminare con maggior sicurezza in una landa disseminata di burroni e precipizi.