Ama la vita e darai lode a Dio. La nostra prima liturgia è la lode per la vita.
Dio è colui di cui si può dire l'unica cosa che non si può dire dell'uomo: che è totalmente amore.
L'uomo non coincide con il suo peccato, ma con le sue più alte possibilità. L'uomo non coincide con il suo male, ma con le sue potenzialità.
L'argomento del giudizio universale, l'argomento del contendere cosmico con Dio, non sarà il male ma il bene. Dio non ci chiederà conto di quanto male abbiamo commesso, ma di quanto bene abbiamo compiuto.
Se la Chiesa non è accogliente, non è Chiesa. Se io non ti accolgo, mi metto fuori dalla comunione. La comunione è rotta da chi non accoglie e non certo da chi non è accolto.
Il cielo dove Dio abita è il povero, il prossimo. L'altro è il cielo di Dio. Dio siede alla destra di ciascuno di noi.
Le scene della nostra vita sono come rozzi mosaici. Guardate da vicino non producono nessun effetto, non ci si può vedere niente di bello finché non si guardano da lontano.
I nostri tempi sono tristi e pieni di calamità, ma in fondo tutti i tempi sono essenzialmente gli stessi: finché c'è vita, c'è pericolo.
Rido ma non sono felice: sto solo recitando un copione chiamato vita.
Averci dato un solo ingresso alla vita, ma diverse vie di uscita è quanto di meglio abbia stabilito la legge divina. Dovrei aspettare la crudeltà di una malattia o di un uomo, quando posso invece sottrarmi ai tormenti e stroncare le avversità?
Se c'è un peccato contro la vita, è forse non tanto disperarne, quanto sperare in un'altra vita, e sottrarsi all'implacabile grandezza di questa.
La vita di conoscenza è la vita che è felice nonostante la miseria del mondo.
La vita in sé è breve, ma i mali la fanno allungare.
Bisogna congedarsi dalla vita come Odisseo da Nausicaa, piuttosto benedicendola che restando innamorati di essa.
Chi ben condusse sua vita male sopporterà sua morte.
La vita è una lingua straniera: tutti gli uomini sbagliano a pronunciarla.