Nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo; siamo e non siamo.
Nella notte, quando ha spento la vista degli occhi, accende a se stesso una luce; da vivo, mentre dorme, l'uomo si avvicina a un morto; da sveglio, si avvicina a uno che dorme.
La legge è anche ubbidire alla volontà di uno solo.
Non bisogna agire e parlare come dormienti; giacché anche allora ci sembra di agire e parlare.
Uno solo, per me, vale diecimila, se è il migliore.
Se non ti aspetti l'imprevisto, non lo incontrerai.
Due fiumi possono avere la stessa sorgente, eppure possono essere uno limpido e l'altro torbido.
Quando attraversi a nuoto un fiume reale, imprevedibile e infido, se riesci a raggiungere l'altra sponda sei una persona diversa rispetto a quella che è entrata in acqua.
Acque sempre diverse scorrono per coloro che s'immergono negli stessi fiumi; e anche le anime esalano dalle acque.
Il fiume guarda lontano, e già vede la fine del lungo viaggio; una strisca azzurra chiude la via, la rompe per sempre; il mare! il mare!
Il fiume più copioso non può aggiungere una goccia d'acqua a un vaso già pieno.
Si può deviare un fiume dal suo corso, non farlo risalire alla sorgente.
Da una polla nascosta nella grotta scaturisce la prima acqua del fiume. Oh, fiume reale, qual debole, minuto, e chiaccerino principino tu sei!
Il fiume modella le sponde e le sponde guidano il fiume.
A chi discende nello stesso fiume sopraggiungono acque sempre nuove.