La morte, il più atroce di tutti i mali, non esiste per noi.
Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi.

Epicuro

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Altre frasi di Epicuro

La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti...
— Epicuro
La sorte ha poca importanza per il saggio, perché la ragione amministra le cose più importanti per tutto il tempo dell'esistenza.
— Epicuro
Non è tanto dell'aiuto degli amici che noi abbiamo bisogno, quanto della fiducia che essi ci aiuterebbero nel caso ne avessimo bisogno.
— Epicuro
È bene riflettere sulle cose che possono farci felici: infatti se siamo felici abbiamo tutto ciò che occorre; se non lo siamo facciamo di tutto per esserlo.
— Epicuro
Le leggi sono poste per i saggi non perché non commettano ingiustizia, ma perché non la subiscano.
— Epicuro
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Altre citazioni sugli stessi argomenti

Se non fosse la morte, quasi non sarebbe poesia nella vita.
— Arturo Graf
Pochi uomini desiderano veramente di morire; ma infiniti vorrebbero non esser mai nati.
— Arturo Graf
Ogni volta che l'ho fatto , dall'esperienza della morte è stato rimossa buona parte della paura. Spesso, rendere familiare un'esperienza di vita, riduce l'ansia che essa genera.
— Patch Adams
Pare impossibile; ma c'è al mondo certa gente che riesce a morire, sebbene non sia mai stata viva.
— Arturo Graf
La morte non vuole gli stupidi.
— Anton Čechov
Cosa vorrei sulla mia epigrafe? Data di nascita, data di morte. Punto. Le parole delle epigrafi sono tutte uguali. A leggerle uno si chiede: ma scusate, se sono tutti buoni, dov'è il cimitero dei cattivi?
— Giulio Andreotti
Hai tolto il sonno, qui, alla mia morte. Mi rallegrava l'idea di essere un morto insonne. Per questo piacere trascurai la cortesia; la frase poteva suggerire un rimprovero implicito.
— Adolfo Bioy Casares
La Morte è l'ultimo dei mali.
— Salvator Rosa
A me la morte fa una gran paura, si lasciano troppi sorrisi, troppe mani, troppi occhi.
— Augusto Daolio
Il temere la morte altro non è che parere sapienti senza esserlo, cioè a dire credere di sapere ciò che si ignora; poiché nessuno sa se la morte, che l'uomo teme come se conoscesse già che è il maggiore di tutti i mali, non sia invece per essere il più gran bene.
— Socrate