Certo, certissimo, anzi probabile.
L'infelicità è essa stessa un vizio.
Parlare d'amore è solo fare dei pettegolezzi intorno a un mistero.
Mi chiedevo se era quella la rassegnazione, quel vuoto aspettare, contando i giorni come i grani di un rosario, sapendo che non ci appartengono, ma sono giorni che pure dobbiamo vivere perché ci sembrano preferibili al nulla.
Capire la Cina non è soltanto impossibile, ma inutile.
Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
Ciò che gli uomini vogliono realmente non è la conoscenza, ma la certezza.
Come non cadere in ginocchio davanti l'altare della certezza.
Non abbiamo nessuna certezza neppure per un giorno intero.
L'unico momento in cui si può essere certi di qualcosa è quando si è certi di aver sbagliato.
Possiamo essere assolutamente certi solo di cose che non capiamo. Una dottrina che è compresa è spogliata della sua forza.
Un malfattore può avere la fortuna di rimanere nascosto; ma non ne ha mai la certezza.
L'uomo non possiede che due certezze assolute: il piacere e il dolore. Esse orientano tutta la sua vita individuale e sociale.
Credere è molto noioso. Dubitare è profondamente avvincente. Essere sul chi va là è vivere. Farsi cullare nella certezza è morire.
Il problema centrale della nostra epoca è come poter agire risolutamente in assenza di certezza.