Ciò che gli uomini vogliono realmente non è la conoscenza, ma la certezza.
La matematica, vista nella giusta luce, possiede non soltanto verità ma anche suprema bellezza una bellezza fredda e austera, come quella della scultura.
Non è bene né dimenticare le domande che la filosofia pone né persuaderci di aver trovato incontrovertibili risposte.
Ogni umana attività è indotta dal desiderio.
È l'affetto che si riceve, non quello che si dà, a procurare questo senso di sicurezza.
Tutto è vago al punto che non te ne rendi conto fino a che non hai tentato di renderlo preciso.
La ricompensa per chi adempie ad un dovere è la capacità di adempierne un altro.
L'unico momento in cui si può essere certi di qualcosa è quando si è certi di aver sbagliato.
Possiamo essere assolutamente certi solo di cose che non capiamo. Una dottrina che è compresa è spogliata della sua forza.
Sperare soltanto nelle certezze; è più sicuro.
Le certezze non sono di questo mondo. E quelle poche quasi sempre sono negative.
Riconosco per mio solo ciò che ho scritto con inchiostro simpatico.
Non abbiamo nessuna certezza neppure per un giorno intero.
Se c'è una cosa di cui sono sicuro è che questo mondo non basta, e se non c'è altro se lo possono riprendere indietro tutto intero.
Le cose di cui si è assolutamente certi non sono mai vere.
L'uomo non possiede che due certezze assolute: il piacere e il dolore. Esse orientano tutta la sua vita individuale e sociale.