La religione è un'arte di consolare.
Il tormento, per alcuni, è una necessità, un bisogno, un appetito, un compiacimento.
Abbiamo un bisogno profondo che ci sia qualcuno molto al di sopra di noi, che abbia pietà di noi. È questa l'origine della religione, non bisogna cercarla altrove.
A parte alcuni esempi di malinconia esaustiva e alcuni suicidi fuori dal comune, gli uomini non sono che fantocci imbottiti di globuli rossi per generare la storia e le sue smorfie.
Un uomo che si rispetti non ha patria.
La parola e il silenzio. Ci si sente più al sicuro vicino a un pazzo che parla, che a un pazzo incapace di aprire bocca.
La religione è una delle forme dell'oppressione spirituale.
Le superstizioni sono la vera religione del popolo, mica il cattolicesimo o l'islamismo!
La religione è la reazione totale di un uomo alla vita.
La vera religione del mondo proviene assai più dalla donne che dagli uomini, e soprattutto dalle madri, che portano la chiave delle nostre anime nei loro cuori.
La religione non spiega nulla, complica tutto.
Le religioni sono come le lucciole: per risplendere esse hanno bisogno dell'oscurità.
Le religioni sono come le lucciole: per brillare hanno bisogno dell'oscurità.
Quando il mondo sarà divenuto tanto onesto da non impartire alcuna istruzione religiosa ai fanciulli prima dei quindici anni, si potrà sperarne qualcosa.
La mia religiosità consiste in un'umile ammirazione di quello Spirito immensamente superiore che si rivela in quel poco che noi, con il nostro intelletto debole e transitorio, possiamo comprendere della realtà.
Chi dice che la religione è l'oppio dei popoli, si è mai fumato una pagina della Bibbia?