Il coraggio è credere in te stesso. E questo nessuno te lo potrà insegnare.
È un fatto ben noto che noi riconosciamo sempre la nostra patria quando siamo sul punto di perderla.
La vita? È una serie di piccoli passi. Solo facendone uno alla volta, coscientemente, si può sperare di mantenerne il controllo.
Non c'erano risa, né cori o suono d'arpe, e la fierezza e la speranza suscitate nel loro cuore dal canto delle antiche canzoni sul lago si erano spente in una stanca malinconia. Sapevano che stavano per arrivare alla fine del viaggio, e che poteva essere una fine davvero orribile.
Se isoliamo il pensiero randagio, il pensiero transitorio, il pensiero la cui origine è insondabile, allora cominciamo a capire che siamo regolarmente squilibrati, quotidianamente pazzi.
Il dolore ci fa più grandi di quanto noi stessi avremmo voluto.
Conoscere se stessi significa avere consapevolezza del proprio potere.
Il folle è consapevole di esserlo? O i pazzi sono coloro che vogliono convincerlo della sua follia per salvaguardare la loro esistenza insensata?
L'altro mese ho fatto un esperimento, ho fatto passare in questo ufficio i trentatré sindaci della circoscrizione e gli ho chiesto se sapevano che nel loro Comune c'era la mafia. Lo sapevano solo tre.
Consolazione: la consapevolezza che un uomo migliore sia più sfortunato di te.
Essere vigilanti significa: sapersi ora sotto gli occhi di Dio ed agire come si suole fare sotto i suoi occhi.