Più che mangiare, siamo mangiati dal cibo che ci impongono.
Il tempo rende gemelli gli amanti.
Il torturato tortura i sogni del suo carnefice.
Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare.
Le donne? Una razza inferiore, come i negri, i poveri e i pazzi. Incapaci di libertà, come i bambini. Destinate a piangere, a gridare, a sparlare del prossimo e a cambiare opinione e pettinatura ogni giorno. A letto e in cucina talvolta danno piacere. Al di fuori di questo, causano solo dispiaceri.
Non predicare agli altri ciò che dovrebbero mangiare, ma mangia come ti capita, e stai zitto.
Gli animali si nutrono, l'uomo mangia, e solo l'uomo intelligente sa mangiare.
La mappa non è il territorio.Il menù non è il pranzo.Lo spartito non è la musica.
Mangio male quando ho solo del pane possibile.
La carne, il sangue, i visceri, tutto ciò che ha palpitato e vissuto gli ripugnavano... poiché alla bestia duole morire come all'uomo, e gli dispiaceva digerire agonie.
Non mangiare carne è un'etica assoluta: per chi sia cosciente di quel che significa allevare-macellare-trafficare carni, e non è disposto ad approvare tutto, e tuttavia non si astenga, non ci sarà perdono.
Viviamo nel benessere e spesso di benessere moriamo. Mangiamo ogni giorno della settimana come re e regine al banchetto, e finiamo per lasciarci la vita.
Non c'è nient'altro da fare che bere, mangiare, scopare, drogarsi e ammazzare.
Avvezzatevi a mangiare d'ogni cosa se non volete divenire incresciosi alla famiglia. Chi fa delle esclusioni parecchie offende gli altri e il capo di casa, costretti a seguirlo per non raddoppiar le pietanze.
Ciò che è insaziabile non è lo stomaco, come dicono i più, ma l'opinione falsa che lo stomaco richiede sazietà illimitata.