La superstizione è la religione delle menti deboli.
L'ambizione striscia o vola.
Una vigile e provvida paura è la madre della sicurezza.
C'è tuttavia un limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù.
Non si può mai pianificare il futuro pensando al passato.
La sollecitudine di accostare i fratelli non deve tradursi in una attenuazione, in una diminuzione della verità. Il nostro dialogo non può essere una debolezza rispetto all'impegno verso la nostra fede.
La società è prodotta dai nostri bisogni, e il governo dalle nostre debolezze.
Bisogna portare la responsabilità delle proprie debolezze.
Io sono davvero sorpreso quando considero quanto sia debole la mia mente e quanto prona all'errore.
Le concessioni dei deboli sono le concessioni della paura.
Sono un debole, ho la forza di volontà di un sorcio davanti al formaggio.
Trovare per ognuno il punto debole è l'arte di piegare a proprio talento le altrui volontà.
La debolezza degli arti dei bambini piccoli è innocente, non le loro anime.
L'emozione è il linguaggio attraverso cui si comunica con sincerità, mettendosi a nudo, senza timore di mostrarsi fragili e indifesi, perché la fragilità è la nostra forza, in un mondo trascinato dalla ragione verso la competizione estrema.
È nella debolezza che le persone chiedono le dittature e poteri concentrati al governo. Solo i forti possono essere liberi. E solo i produttivi possono essere forti.