È di notte che è bello credere alla luce.
Il matrimonio semplifica la vita, ma complica la giornata.
Che si tratti dell'origine della specie o della vita stessa, prevale sempre l'impressione che le forze che hanno costruito la natura siano ora scomparse da essa.
Anche se non si è quercia o tiglio, salire non molto in alto, forse, ma da solo.
Il mio pessimismo è tale che sospetto perfino la sincerità dei pessimisti.
Il silenzio della notte, che rimodella ogni confusione del giorno. Quasi che la notte fosse luce.
I giorni vengono distinti fra loro, ma la notte ha un unico nome.
Se mi desti t'ascolto, e ogni pausa è cielo in cui mi perdo, serenità d'alberi a chiaro della notte.
La notte non è meno meravigliosa del giorno, non è meno divina; di notte risplendono luminose le stelle, e si hanno rivelazioni che il giorno ignora.
La notte corre incontro a se stessa.
Le notti in cui rimani sveglio a fare l'amore, chiacchierare e ridere fino all'alba, in cui ci si confessano cose intime, cose di cui ci si è sempre vergognati. Sono le notti in cui ti senti così vicino che nessuna distanza ti separa dalla persona al tuo fianco.
Se una notte di plenilunio è bella, essa è perfetta, e nulla manca né in cielo né in terra: nel cielo che contempliamo e nella notte accecata dal suo splendore.
La notte dissimula i difetti ed è indulgente con tutte le imperfezioni; a quell'ora, ogni donna sembra bella.
La sera insegna ad attendere il giorno, che arriva come sempre, a chiudere i passaggi della notte.
Certe notti sei sveglio o non sarai sveglio mai...