Il canto di un usignolo lima la notte.
La nudità della donna è più prudente del precetto del filosofo. Non chiede che la si soppesi.
Il sole si fonde.
Ed è negli occhi del bimbo, nei suoi occhi scuri e profondi, come notti in bianco, che nasce la luce.
Sono l'ultimo sulla tua strada l'ultima primavera l'ultima neve l'ultima lotta per non morire.
Il passato è un uovo rotto, il futuro è un uovo da covare.
Notte, l'amata. Notte, quando le parole svaniscono e le cose prendono vita. Quando la distruttiva analisi del giorno è conclusa e quanto è veramente importante diviene nuovamente intero e risuona. Quando l'uomo ricuce il suo Sé frammentato e cresce con la calma dell'albero.
Allor fu la paura un poco queta che nel lago del cor m'era dutata la notte ch'i' passai con tanta pièta.
La notte ci piace perchè, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi.
Sembrava come se le strade fossero assorbite dal cielo, e la notte erano tutta in aria.
La notte fa il suo gioco, e serve anche a quello: a far sembrare tutto, tutto un po' più bello.
Ma tu chè! non credi che la notte sia fatta per dormire e le cose non credi che dormano.
Non posso camminare attraverso i sobborghi nella solitudine della notte senza pensare che la notte ci piace perché, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi.
Caso mai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!
Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
Ci sono notti che non accadono mai.