L'infelicità è molteplice. La sfortuna della terra è multiforme.
Quando un pazzo sembra perfettamente ragionevole è gran tempo, credetemi, di mettergli la camicia di forza.
Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato.
L'atto di scrivere tende, per sé stesso, a logicizzare il pensiero.
La viola, la violetta, il vino.
Come regola generale, nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere. Quando i lettori hanno gettato un'occhiata alla fisionomia dell'autore, di rado riescono a mantenersi seri.
Prima o poi, la peggiore combinazione possibile di circostanze è destinata a prodursi.
Tutte le disavventure non sono che gradini verso la fortuna.
È buffa la fortuna. Magari non ne vedi neanche l'ombra per anni e poi quando meno te l'aspetti, si presenta al tuo vicino di casa.
Al gioco sono sfortunatissimo. Sono l'unico al mondo cui capita una mano di poker con cinque carte senza che ce ne siano due dello stesso seme.
Se sei sfortunato, cerca di nasconderlo, per non fare rallegrare i nemici.
Il saggio non si lascia mai prendere la mano dalla buona fortuna, né abbattere da quella avversa.
Se qualcosa può andare storto, lo farà.
Non essere amati è solo sfortuna; non sapere amare è una tragedia.
La sfortuna è un marciapiede per il genio, una piscina per il cristiano, un tesoro per l'uomo capace, un abisso per i deboli.
Stammi a sentire: non ti fidare di chi ti dice che solo con le tue forze puoi farcela. Ci vuole anche ciorta, come diciamo qua.