Nessun posto è bello come casa mia.
Una casa dovrebbe essere una casa, no? Un posto dove gli altri li conosci.
Se la casa del nostro vicino va a fuoco, non è sbagliato far funzionare le pompe per un poco anche sulla nostra.
Adorno diceva che la forma più alta di moralità è non sentirsi mai a casa, nemmeno a casa propria. Sono d'accordo. Non bisogna mai sentirsi troppo a proprio agio. Bisogna sempre essere un po' fuori posto.
Chi ha carico di casa non può dormire quando vuole.
Piccola ma sufficiente per me, non soggetta a nessuno, decorosa, e comprata col mio denaro.
Gli uomini in casa sono come i peli in bocca: danno noia.
Se noi consideriamo la casa come il luogo dove possiamo sciogliere tutti i freni inibitori, allora oltre che perdere la decenza, l'eleganza e il controllo del linguaggio che giunge al vituperio e all'offesa, si cancellano i limiti su cui ogni vita sociale si fonda.
La meraviglia di una casa non sta nel fatto che vi ripara e vi riscalda, né nel fatto che ne possediate i muri. Ma bensì nel fatto che essa ha lentamente deposto dentro di noi provviste di dolcezza.
Il telelavoro non è una chimera, basterebbe cablare meglio i paesi e le città evitando così che la gente si sposti. Molti potrebbero stare di più in famiglia, coi figli, giocare con loro.
Alla fine, i viaggiatori abituali, scoprono la loro casa.