Casa è il luogo dove io lavoro, ed io lavoro in qualunque luogo.
Questa è la mia casa, devo difenderla!
Nulla è più triste che il trovarsi in una casa dove le persone e le cose che dovrebbero essere le più intime ci sono quasi sconosciute.
È vivo chi è utile a molti, è vivo chi fa buon uso di sé stesso; quelli che si nascondono, immobili nel loro torpore, stanno in casa loro come in una tomba.
Finché, domestica o straniera, voi avete tirannide, come potete aver patria? La patria è la casa dell'uomo, non dello schiavo.
Servirsi di una domestica a ore inglese è un compromesso tra tenere la casa sporca e pulirtela da solo.
Se più persone considerassero la casa prima dell'oro, il mondo sarebbe un posto più felice.
Gli amici di casa si chiamano così giustamente perché sono più amici della casa che del padrone, paragonabili quindi, più ai gatti che ai cani.
Se noi consideriamo la casa come il luogo dove possiamo sciogliere tutti i freni inibitori, allora oltre che perdere la decenza, l'eleganza e il controllo del linguaggio che giunge al vituperio e all'offesa, si cancellano i limiti su cui ogni vita sociale si fonda.
Non avere nella tua casa nulla che tu non sappia utile, o che non creda bello.
Di tutte le pretese irragionevoli dell'umanità nessuna supera la critica del modo di vivere dei poveri, fatta da chi ha una bella casa, è ben riscaldato e ben nutrito.