La tv vive di cinema, ma il cinema muore di tv.
Indossatrici: animali pregiati allevati in riserve e esposti al pubblico due volte l'anno.
Che cosa fanno i bambini tutto il giorno? Fabbricano ricordi.
I cinematografi: supermercati che vendono amore e paura.
Offrite un alibi a una donna, e otterrete da lei quello che vuole.
Era un fallito riuscito.
Il cinema è l'unica forma d'arte che - proprio perché operante all'interno del concetto e dimensione di tempo - è in grado di riprodurre l'effettiva consistenza del tempo - l'essenza della realtà - fissandolo e conservandolo per sempre.
Il cinema non produce arte, crea al massimo cultura.
Papà non parlava mai di cinema ma aveva nello studio una foto di Charlie Chaplin autografata. Papà adorava Chaplin, ecco perché nel mio cortometraggio è rappresentato come un angelo.
Per me il cinema si è fermato a quello di un tempo. Le attrici del passato erano autentiche, mai costruite. La mia preferita resta Brigitte Bardot.
Il cinema mi ha reso uno specialista del nulla. È l'onniscienza del regista: la specializzazione in nulla.
Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio.
Il teatro è condannato a morire da sé e deve consegnare il suo retaggio al cinematografo. Il cinematografo, tramutati in un ramo industriale l'ingenuo realismo e l'artisticità di Cechov e Gorki, spiana la strada al teatro dell'avvenire, alla libera arte dell'attore.
Il cinema per la sua esistenziale necessità di ricerca, di denuncia, di novità e di rinnovamento... e per la sua caratteristica irrinunciabile di spettacolo di massa... è per sua natura socialista in senso lato.
Il cinema è l'unica forma d'arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.
Mio padre mi portava al cinema di continuo. Mi ha raccontato del primo film che ha visto. È entrato in una sala buia e su uno schermo bianco ha visto un razzo volare nell'occhio dell'uomo nella Luna. Gli si è conficcato dentro. Ha detto che è stato come vedere i suoi sogni in pieno giorno.