Il cinema mi ha reso uno specialista del nulla. È l'onniscienza del regista: la specializzazione in nulla.— Emir Kusturica
Il cinema mi ha reso uno specialista del nulla. È l'onniscienza del regista: la specializzazione in nulla.
La bellezza femminile è il punto più vicino fra il genere umano e l'eternità.
Io distinguo due tipi di successo: quello che ho avuto nello sport e quello nel cinema. Il primo è mio e non me lo leva nessuno. Il secondo è quello che il pubblico ha deciso di darmi e che mi ha permesso di fare 120 film.
Vorrei tre vite: col cinema forse ne assecondo l'illusione.
Io sono un animatore. Mi sento come se fossi il direttore di una fabbrica di cinema d'animazione. Non sono un dirigente. Sono un po' come un caposquadra, come il capo di un team di artigiani. Questo è lo spirito con cui lavoro.
I miei personaggi dicevano cose che io non sarei mai riuscito a pronunciare, ma che ho sempre desiderato dire.
Oggi tutto è cinema; l'unica cosa che praticamente cambia è dove e come lo si vede.
Il cinema dev'essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole. E per me lo spettacolo più bello è quello del mito.
Pensavo che se il cinema, restando immobile, permette di riprodurre oggetti in movimento, forse si poteva, rovesciando le parti, tentare di riprodurre oggetti immobili con il cinema in movimento.
Poiché il cinema non è solo un'esperienza linguistica, ma, proprio in quanto ricerca linguistica, è un'esperienza filosofica.
Con un'espressione sintetica si può dire che il cinema scientifico ci ha permesso di "vedere l'invisibile".
Per me il cinema si è fermato a quello di un tempo. Le attrici del passato erano autentiche, mai costruite. La mia preferita resta Brigitte Bardot.