Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio.
Fin da piccoli siamo affascinati dall'insolito, dal bizzarro, dal mostruoso che non solo spaventa e raggela, ma comunica qualcosa di liberatorio, sconvolgente ma innegabile prova che cose e persone possono essere diverse da come ce le hanno raccontate e imposte genitori e maestri.
Ho sempre vinto l'invidia, la vigliaccheria e la malvagità coprendole di maestosa invisibilità e di appariscente indifferenza.
Le versioni dei fatti le modifichiamo continuamente, per non annoiarci.
Il cinema è come una vecchia puttana, come il circo e il varietà, e sa come dare molte forme di piacere.
Non faccio un film per dibattere tesi o sostenere teorie. Faccio un film alla stessa maniera in cui vivo un sogno. Che è affascinante finché rimane misterioso e allusivo ma che rischia di diventare insipido quando viene spiegato.
Il cinematografo talvolta è arte, ma è sempre industria.
La cinematografia procura un foro e una tribuna allo stato mondiale: ne rende possibile l'esistenza.
Al cinema preferisco la televisione. Non è lontana dal bagno.
Mio padre mi portava al cinema di continuo. Mi ha raccontato del primo film che ha visto. È entrato in una sala buia e su uno schermo bianco ha visto un razzo volare nell'occhio dell'uomo nella Luna. Gli si è conficcato dentro. Ha detto che è stato come vedere i suoi sogni in pieno giorno.
Il cinema non è un dono, ma una vocazione. I registi sono i santi del nostro tempo: danno la loro vita affinché la verità sia detta su pellicola.
Il cinema è un mestiere... Nulla può essere paragonato al cinema. Il cinema appartiene al nostro tempo. È la cosa da fare.
Io sono un animatore. Mi sento come se fossi il direttore di una fabbrica di cinema d'animazione. Non sono un dirigente. Sono un po' come un caposquadra, come il capo di un team di artigiani. Questo è lo spirito con cui lavoro.
Per me la violenza è un soggetto del tutto estetico. Dire che non ti piace la violenza al cinema è come dire che al cinema non ti piacciono le scene di ballo.
Oggi i film si vedono anche sui cellulari, lo so, e la tecnologia continuerà ad evolversi. Io però sono convinto che la sala esisterà ancora, perché la gente ha bisogno di stare insieme, condividendo la stessa esperienza e traendone energia per andare avanti.
Oggi tutto è cinema; l'unica cosa che praticamente cambia è dove e come lo si vede.