Il cinema è per i registi, il teatro per gli attori.
La performance non è un'illusionistica copia della realtà, nè la sua imitazione. Non è una serie di convenzioni accettate come un gioco di ruolo, recitato in una seperata realtà teatrale. L'attore non recita, non imita, o pretende. Egli è se stesso.
Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze.
Non è il teatro ad avermi stancato, ma l'impegno.
Il cinema dovrebbe farti dimenticare che sei seduto in un teatro.
Le ristrettezze economiche teatrali moderne impongono di scrivere commedie con sempre meno personaggi.
Andando a scuola di recitazione ho capito che girare film è molto meglio che fare il regista teatrale.
Il cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.
Non abbandonerò mai il teatro e la soddisfazione di un pubblico diverso ogni sera.
Come attore non ho preso molto da mio padre, perché sono piuttosto diverso da lui caratterialmente. Credo di aver preso da lui il rigore, una serietà professionale al limite della malattia mentale, che però mi è utile, soprattutto in teatro.
Il vero teatro della storia è l'area temperata.