Non è il teatro ad avermi stancato, ma l'impegno.
L'osteria nella quale prendo i miei pasti è uno dei luoghi nei quali amo l'Italia. Entrano cani festosi, che nessuno sa di chi sono, bambini nudi con in mano un fiasco impagliato. Mangio, solo come il Papa, non parlo a nessuno, e mi diverto come a teatro.
Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell'uomo di dare un senso alla vita.
Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze.
In teatro non puoi barare, vengono subito a galla i difetti.
Il buon insegnamento è per un quarto preparazione e tre quarti teatro.
Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita.
La terra è un teatro, ma ha un repertorio deludente.
Tutti quelli che fanno teatro, anche a livello amatoriale, sanno che in quell'ambiente si trova subito una famiglia.
Io penso che sia dovere dei commedianti scoprire dove la linea è tracciata e superarla deliberatamente.
Il teatro mi ha tenuto in vita e mi ha dato modo di applicarmi al mio talento.