L'infelicità è per il nostro animo il calore che lo mantiene tenero.
Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro.
Più intelligenza avrai, più soffrirai.
La vita umana non può dirsi a rigore né lunga né breve, perché è in fondo la misura con cui valutiamo tutte le altre estensioni nel tempo.
L'intelligenza è invisibile per l'uomo che non ne possiede.
Chi vuole che il suo giudizio sia creduto lo pronunci freddamente e senza passione.
L'uomo è infelice perchè incontentabile.
Gli uomini che sono infelici, come gli uomini che dormono male, ne menano sempre vanto.
Se non ci fosse, a questo mondo, l'infelicità, ci potremmo credere in paradiso.
La via più sicura per evitare una grande infelicità è di ridurre possibilmente le proprie pretese in rapporto ai propri mezzi di qualunque specie.
Quelli che sono infelici non hanno bisogno di niente a questo mondo, eccetto di persone capaci di concedere loro la propria attenzione.
Se infelice è l'innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte più infelice è chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato.
Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione sine qua non di piccole e intermittenti felicità.
Coloro che non s'adeguano sono il sale della terra, il colore della vita, condannano se stessi all'infelicità, ma sono la nostra felicità.
La condizione dell'uomo poggia su buone basi: nessuno è infelice se non per sua colpa. Ti piace vivere? Vivi; se no, puoi tornare da dove sei venuto.
L'infelicità è essa stessa un vizio.