La bocca mi baciò tutto tremante.Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:quel giorno più non vi leggemmo avante.

Dante Alighieri
8

La nostra interpretazione

Un momento di attrazione trattenuta a lungo esplode in un contatto improvviso, in cui il corpo tradisce il turbamento dell’anima. Il tremito rivela pudore, desiderio e paura insieme: nulla è banale o superficiale, perché quel gesto nasce da un sentimento che si è andato costruendo nel silenzio, nello sguardo condiviso, nella lentezza delle pagine lette una accanto all’altra. Non è un bacio cercato con leggerezza, ma il compimento inevitabile di una tensione affettiva profonda, in cui i confini tra fantasia e realtà si spezzano. Un semplice libro diventa il tramite che avvicina due destini. Le parole scritte da altri fanno da specchio alle emozioni interiori, le legittimano, le accendono, fino a trasformare la lettura in un atto pericoloso e liberatorio. La storia osservata dall’esterno diventa specchio di una storia vissuta dall’interno; ciò che era solo narrazione diventa invito ad agire. Da quel momento nulla può tornare com’era: la soglia è stata superata, la purezza del sentimento si è manifestata nel gesto, e ogni ritorno alla finzione del testo è impossibile. La pagina, che prima proteggeva, ora denuncia: da lettori si diventa amanti, assumendosi il peso e la dolcezza di quella scelta irreversibile.

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