Se Al Gore ha inventato Internet, io ho inventato il correttore ortogrammico.
Io non sono parte del problema. Io sono Repubblicano.
Io credo che siamo in una tendenza irreversibile verso più libertà e democrazia - ma questo potrebbe cambiare.
Il futuro sarà migliore domani.
Se non avremo successo, allora corriamo il rischio di fallire.
Non vogliamo tornare indietro a ieri, noi vogliamo andare avanti.
I tempi sono cambiati: il prossimo presidente della Repubblica finirà per dover condensare il suo messaggio [di fine anno alla Nazione] in un tweet.
La nostra rappresentazione sociale è sempre più affidata a informazioni sparse in una molteplicità di banche dati, e ai «profili» che su questa base vengono costruiti, alle simulazioni che permettono.
Siamo sempre più connessi, più informati, più stimolati ma esistenzialmente sempre più soli.
Un uomo si siede sul water: "Eccomi interconnesso con l'internet fognario mondiale".
Internet è uno strumento di libertà e conoscenza, un formidabile strumento di pace che ha creato le fondamenta per una nuova civiltà.
E allora twittami sto cazzo, io mio figlio lo chiamo come mi pare!
Internet non si sta più affiancando ai cosiddetti mainstream, ai telegiornali e alle televisioni, ma li sta lentamente sostituendo.
Le persone che si perdono in Internet non danno tantissime notizie di sé.
Raccontarsi vuol dire scrivere in diversi contesti delle storie che riguardano la propria attività, passione, visione del lavoro e degli ideali aziendali.
Il grande problema della scuola oggi è insegnare ai giovani a filtrare le informazioni di Internet, cosa di cui non sono però capaci neppure i professori, perché sono neofiti in questo campo.