Per quanto mi riguarda Internet è solo un modo nuovo per essere respinto da una donna.
I tempi sono cambiati: il prossimo presidente della Repubblica finirà per dover condensare il suo messaggio [di fine anno alla Nazione] in un tweet.
Essendo la rete, per sua stessa natura, veloce e semplificata, la politica si è fatta rapida e banale.
Comunicare, ascoltare, conversare e promuovere sono i principali verbi che su Twitter si traducono in azioni e comportamenti ben definiti.
Internet è un dono di Dio. Può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti.
Nel Social Media Marketing si investe, si conoscono in linea di massima i benefici, ma con precisione sarà impossibile dire con certezza quanto sia l'utile generato.
Se qualcosa è buono o cattivo, comunque lo sapranno tutti. Sul web non si può bluffare, prima o poi se si nasconde qualcosa, verrà fuori.
Google, Twitter e Facebook sono planetarie, hanno per cliente l'intero pianeta, hanno imposto nuove regole per la ricerca, nuovi linguaggi per la comunicazione.
L'alfabetizzazione digitale non consiste nell'imparare a usare una nuova applicazione o un nuovo dispositivo.
Il grande problema della scuola oggi è insegnare ai giovani a filtrare le informazioni di Internet, cosa di cui non sono però capaci neppure i professori, perché sono neofiti in questo campo.
Mi chiedo se la letteratura non si stia ritirando dalla vita pubblica e se per i giovani scrittori Internet non rappresenti una sorta di parco giochi. In questo periodo assistiamo a una situazione di stallo, a una stagnazione cui il vocabolo "comunicazione" conferisce una certa aura.