A volte per conoscere la verità occorre smuovere le montagne.
Non c'è nemico più temibile di quello di cui nessuno ha più paura.
Nella disperazione gli uomini diventano animali.
In Italia il lavoro bisognava tenerselo stretto, anche quello noioso.
Il mio dono è il futuro. Il mio dono è la salvezza. Il mio dono è l'Inferno.
Le decisioni del nostro passato sono le fondamenta del nostro presente.
Vivere in montagna senza avere un rapporto con il Creatore e la creazione è impossibile, mentre abitare in città ci fa condurre un'esistenza allo stesso livello dell'asfalto.
Due voci possenti ha il mondo: la voce del mare e la voce della montagna.
Dall'alto della montagna tu puoi vedere come sia grande il mondo, e come siano ampi gli orizzonti.
Ci sono tre grandi cose al mondo: gli oceani, le montagne e una persona impegnata.
Ricordi quel tizio, circa venti anni fa, ora mi sfugge il nome... Scalò l'Everest senza usare l'ossigeno, tornò giù quasi morto. Gli chiesero: "Perché sei andato là, per morire?", e lui disse: "Non è cosi, sono andato là per vivere!".
Un albero sotto i raggi del sole, un sasso segnato dalle intemperie, un animale, una montagna: tutti hanno una vita, una storia, vivono, soffrono, affrontano i pericoli, godono, muoiono. Ma non sappiamo il perchè.
Sono così triste che le montagne più di me non le si può amare.
Consideriamo l'alpinismo come un'opportunità per esprimere noi stessi fuori dalla giungla delle città che la burocrazia dilagante, il sistema paralizzante delle garanzie sociali e l'intolleranza borghese rendono sempre più simili a prigioni.
Io chiedo a una scalata non solamente le difficoltà ma una bellezza di linee.
I monti sono nati per le zuccate che la Terra ha sempre dato contro il Cielo nel tentativo di emularlo.