La ricchezza è di molti, la saggezza di pochi.
Pazzo è lo struzzo che nasconde la testa nella sabbia quando un branco di iene lo circonda.
In Italia il lavoro bisognava tenerselo stretto, anche quello noioso.
Arriva un momento nella storia in cui l'ignoranza non è più un'offesa che può essere perdonata, un momento in cui solo la saggezza ha il potere di assolvere.
Vivere nel mondo senza avere consapevolezza del suo significato è come vagabondare in una immensa biblioteca senza neppure toccare un libro.
Colui che ha una grande ricchezza in sé stesso è come una stanza pronta per la festa di Natale, luminosa, calda e gaia in mezzo alla neve e al ghiaccio della notte di dicembre.
Il sapiente non accetterà entro la soglia di casa sua nessun denaro di provenienza sospetta: non rifiuterà, però, né respingerà le grandi ricchezze dono della fortuna e frutto della virtù.
Sono un miliardario. Questa è la mia religione!
Pare che per molti il desiderio maggiore sia quello di essere il più ricco al cimitero.
La ricchezza pesa, la povertà schiaccia.
Esiste un particolare piacere nel coraggio che sa collocarsi al di sopra della ricchezza. Disprezzare il denaro equivale in effetti a detronizzare un re. Ci si prova un bel gusto.
Pecunia non olet. (Il denaro non puzza).
La globalizzazione è una grande opportunità di ripartizione della ricchezza.
È una disgrazia per un bambino o per un adolescente sapere di essere ricco e poter soddisfare ogni desiderio dipendente dal denaro. In questi casi diventa impossibile misurare le proprie forze e le proprie capacità. Tutto si riduce al chiedere, immediatamente seguito dall'avere.
Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.