L'uomo che non commette mai errori prende sempre ordini da chi ne fa.
Un'obbedienza senza ascolto e senza dialogo non è obbedienza.
L'obbedienza, ed essa sola, è quella che ci manifesta con certezza la divina volontà.
La volontà nazionale è la legge suprema della Repubblica, e su tutti i soggetti nei limiti dei suoi poteri costituzionali deve essere fedelmente obbedita dal dipendente pubblico.
Credere il meno possibile, senza essere eretico; per obbedire il meno possibile, senza essere ribelle.
Obbedire a natura in tutto è il meglio.
Gli uomini hanno un pregiudizio iniziale contro i tiranni; ma quando i tiranni o gli aspiranti tali propinano loro propaganda adrenalinica circa la malvagità del nemico, specialmente quando il nemico è debole e quindi è facile dargli addosso, allora sono pronti a seguire, e con entusiasmo.
Chi ubbidisce è quasi sempre migliore di chi comanda.
Soprattutto, niente zelo.
Le cose che interessano Dio nella nostra obbedienza non sono quelle che ci sembrano facili, ma quelle che ci costano. Dio sottopone l'uomo a prove di carico, come un ingegnere con un ponte appena costruito.
Non possiamo comandare la natura tranne che obbedendole.