La morte è soprattutto povertà, ma anche obbedienza e castità.
Ogni vera fecondità della vita procede dalla irrevocabilità.
Chi vuole udire qualcosa deve prepararsi con il silenzio alla capacità di udire.
Il popolo cristiano oggi cerca con la lanterna uomini da cui si irradi qualcosa della luce e della vicinanza dell'origine. Di modernità vuote di istinto religioso è sazio da gran tempo.
C'è nella Chiesa una tendenza ancora più pericolosa: il superamento o lo svuotamento della fede mediante il sapere.
Per il ricco la parola di Dio giunge sempre importuna, perché esige tutto lo spazio, e questo è sbarrato dal possesso proprio.
La vera cifra del cittadino democratico non è il rispetto dell'autorità, che disprezza ma teme, o della legge, che appena può disattende, ma il servilismo.
L'unico governante sicuro è colui che ha imparato ad obbedire volontariamente.
Assai sa chi non sa, se sa obbedire.
La solidarietà rende gli individui difficilmente controllabili e impedisce che diventino un soggetto passivo nelle mani dei privati. Quindi occorre una macchina propagandistica che corregga ogni deviazione dal principio della soggezione ai sistemi di potere.
Non si debbe mai lasciare seguire uno disordine per fuggire una guerra, perché non la si fugge, ma si differisce a tuo disavvantaggio.
L'uomo che non commette mai errori prende sempre ordini da chi ne fa.
L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.
Gli italiani hanno generalmente deciso di fingere obbedienza e poi fare come gli pare, sviluppando un'ipocrisia collettiva che non ha uguale neanche negli altri paesi cattolici.
Noi non sentiamo la nostra dipendenza, ma, ammettendo la nostra libertà, arriviamo a un assurdo; ammettendo invece la nostra dipendenza dal mondo esterno, dal tempo e dalle cause giungiamo a formulare delle leggi.
La moglie obbediente è quella cui il marito ha ordinato di fare ciò che vuole lei e lei lo fa.