L'onestà è spesso un lusso.
Non si diventa saggi invecchiando, ma solamente furbi.
L'onestà nel raccontare compensa moltissimi difetti stilistici mentre mentire è il peccato irreparabile in assoluto.
Il mondo chiama onesta la donna che con gli ornamenti della persona ad arte vestita, ad arte ignuda, con gli atti, gli sguardi, le parole accennanti ad amore, s'ingegna di suscitare quanti può desiderii, ma non degna saziarli perché i desiderii suoi sono altrove.
Oggigiorno abbiamo più dottori di onestà che uomini onesti.
Negli affari l'astuzia qualche volta riesce, ma in arte l'onestà è non solo la migliore, ma l'unica politica.
Sebbene per natura io non sia onesto, lo sono per caso, di quando in quando.
Uomini onesti si lasciano corrompere in un solo caso: ogniqualvolta si presenti l'occasione.
Se non vi fossero gli onesti, ma predicanti l'amoralità come Nietzsche, il mondo sarebbe d'una insopportabile virtù o ipocrisia.
Per essere onesto l'uomo ha bisogno di buoni amici o di acerrimi nemici, perché i primi con i loro consigli e i secondi con i loro insulti gli impediscono di fare del male.
Il coraggio non teme il delitto e l'onestà non teme l'autorità.
Non c'è uomo al mondo che, trasformandosi in briccone per mille talleri, non avrebbe preferito rimanere onesto per metà della somma.