Errare e non correggersi, questo è errare!
L'uomo superiore è in armonia con gli altri ma non servile e uniforme. L'uomo dappoco è servile e uniforme ma non in armonia con gli altri.
Non si può pervenire in cima alla montagna senza passare per vie difficili e scoscese; non giungere alla virtù senza che costi assai sforzi e fatiche. Ignorare la strada che s'ha a prendere, mettersi in cammino senza guida, é un volersi smarrire, un mettersi in pericolo della vita.
Sapere ciò che è giusto e non farlo è la peggiore vigliaccheria.
Il saggio esige il massimo da sé, l'uomo da poco si attende tutto dagli altri.
Solo i saggi più eccelsi e gli stupidi più rifiniti sono incomprensibili.
Un errore ripetuto frequentemente ha una grande forza di persuasione.
L'errore più ovvio e più prevalente richiede il sostegno della virtù più disinteressata.
Infiniti errori assediano da vicino le menti degli uomini, e nessuno è in grado di capire se ciò che sceglie oggi gli andrà bene domani.
Oggi la maggioranza della gente muore di un deprimente buon senso e scopre, quando è troppo tardi, che l'unica cosa di cui non ci si pente mai sono i propri errori.
Alcune delle lezioni migliori si imparano dagli errori passati. L'errore del passato è la saggezza e il successo del futuro.
Chi mai vorrà cacciar via un errore che lui stesso ha messo al mondo, per sostituirlo con una verità adottata?
È meglio confessare i propri errori: ci si rtirova più forti.
La vita umana si riduce tutta a errori e rinunzie. Finché siamo giovani gli errori sono più numerosi delle rinunzie; nella vecchiaia aumentano le rinunzie ma non per questo diminuiscono gli errori.
Una persona che non abbia mai commesso un errore non ha mai cercato di fare qualcosa di nuovo.
L'errore di un uomo non diventa la sua legge, né lo obbliga a persistere in esso.