Fra le armi tacciono le leggi.— Marco Tullio Cicerone
Fra le armi tacciono le leggi.
Bisogna essere pronti a contraddire gli altri senza ostinazione e a lasciare, senza adirarsi, che gli altri ci contraddicano.
L'opera poetica di Lucrezio è proprio come mi scrivi: rivela uno splendido ingegno, ma anche notevole abilità artistica.
Sicuramente non c'è nulla di più utile che comprendere che noi siamo nati per la giustizia e che il diritto non è stato costituito dalla convenzione, bensì dalla natura.
Priva l'amicizia del suo più bell'ornamento chi la priva del rispetto.
La guerra uccide più cornuti di quanto la pace non generi uomini.
Non esisterà mai una guerra né piacevole, né veloce.
Guerra. Un sottoprodotto della pace.
Uccidere in guerra non è affatto meglio che commettere un banale assassinio.
Una guerra non è vinta se il nemico sconfitto non è stato trasformato in un amico.
Sembra che gli uomini provino più sensi di colpa per i terremoti che per le guerre che essi stessi fomentano.
Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre.
Tutto è sempre possibile, anche la guerra, che ci sembra impensabile e che la nostra cultura si illudeva di aver superato e aveva invece soltanto rimosso.
Si sta in una guerra anche per vergogna di rimanerne fuori.
Nessuno può garantire il successo in guerra, può solo meritarlo.