Durante il terremoto nessuno guarda una galleria artistica.
La vita è per i più un affare.
La vita intera è una contraddizione digeribile.
Dio, prima della creazione, era a sé stesso un segreto: dovette creare per conoscersi.
Si può conquistare il mondo non solo come capitano, sottomettendolo, ma anche come filosofo, penetrandolo, e come artista, accogliendolo in sé e rigenerandolo.
La lingua che si parla peggio è quella in cui meno si può mentire.
Io accetto il caos, ma non son sicuro che lui accetti me.
In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.
Bisogna pure dare un senso al caos crudele che piomba addosso.
In questo istante, sulla terra, si ripete il caos; ma tutto ci sembra normale.
Caos è il nome che indica un peculiare pre-oggetto del mondo nella sua totalità e del signoreggiare cosmico.
Il carattere complessivo del mondo è il caos per tutta l'eternità, non nel senso di un difetto di necessità, ma di un difetto di ordine, di articolazione, forma, bellezza, sapienza e di tutto quanto sia espressione delle nostre estetiche nature umane.
Ben venga il caos, perché l'ordine non ha funzionato.
Nel caos in cui sprofondiamo vi è più logica che nell'ordine, l'ordine di morte in cui ci siamo mantenuti per tanti secoli e che si disgrega sotto i nostri passi automatici.