La gloria si dà soltanto a coloro che l'hanno sempre sognata.
Come si può governare un paese che conta duecentoquarantasei varietà di formaggio?
L'Italia non è un paese povero, ma un povero paese.
Il nazionalismo è quando l'odio per quelli non della tua gente viene per primo.
La Francia non coincide con la geografia; quel che rappresento è «una certa idea della Francia», che ha radici nella terra ma innanzitutto nella mente di chi decide di entrare in resistenza e sperare in un mutamento.
L'umiltà e la carità vanno di pari passo. L'una glorifica e l'altra santifica.
Non può esserci vera grandezza senza umiltà.
Che una cosa tanto evidente come la vanità del mondo sia così poco conosciuta, che risulti strano e sorprendente affermare la stoltezza di chi ricerca la gloria, questo è ammirevole.
La gloria assai spesso non è altro che un gran rumore che nasce non si sa come, e persiste non si sa perché.
I voli spaziali prima sulla Luna, poi su Marte, non è questo il più antico desiderio dell'uomo, la più grande speranza di gloria?
Un momento di dolore vale una vita di gloria.
Morire gloriosamente è meglio che salvarsi.
Nel teatro la parola è doppiamente glorificata: è scritta, come nelle pagine di Omero, ma è anche pronunciata, come avviene fra due persone al lavoro: non c'è niente di più bello.
Chi ama la gloria considera quale proprio bene l'attività altrui; chi ama il piacere, le proprie passioni; chi ha senno, le proprie azioni.
Così grande è la dolcezza della gloria che, a qualunque oggetto si riferisca, fosse pure la morte, la desideriamo.