Per i moderni la poesia è qualcosa che non si può spiegare, è una suggestione.
Lo scopo della poesia è quello di ripristinare il silenzio, la capacità di tacere.
Credo che esista una categoria di poeti per i quali la poesia è qualcosa di vicino alla religione. Entrambe parlano di ciò che non è dicibile, l'ineffabile. Questo crea un'attesa per qualcosa che non si può dire.
Può sembrare assurdo, ma tutta l'arte moderna è una via verso l'assurdo. Il problema è trovare esattamente il punto di equilibrio tra niente e tutto.
Chi enuncia delle conseguenze che non sono contenute nelle premesse, potrà fare della poesia, ma non della matematica.
Crediamo di essere i primi a provare certi turbamenti, non sapendo che l'amore è come la poesia, e che tutti gli amanti, anche i più mediocri, pensano d'innovare.
Ai poeti resta da fare la poesia onesta.
Io scriverei poesie d'amore anche sulle parti di te che tu non sopporti.
La poesia è il segreto dell'anima; perché rovinarla con le parole?
Poesia, altro vizio solitario.
Poesia, accordo supremo del nostro essere con se medesimo. Far poesia, in fondo, vuol dire senz'altro riconoscersi. Quando la parola è accettata senza reticenze, quando la parola non forza nulla, e le basta lasciarsi dire.
È sempre arduo realizzare una vocazione poetica, ma come può essere più difficile per una "donna di casa"!
Ogni poesia è femmina!
La sfida della grande poesia è il male più brutto, il male tragico, l'irreparabile perdizione o distruzione o condanna dell'innocente.